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ROME | HUMAN PERSPECTIVE


Roma sta a museo all'aperto come cioccolato sta a calorie. Di sicuro non vi sto dicendo niente di rivoluzionario o sconvolgente. E' praticamente impossibile, infatti, passeggiare nella Capitale italiana senza imbattersi in architetture in grado di paralizzare per la loro maestosità, per la perfezione tecnica, per l'utilità sociale. Lo spettatore resta disarmato, affascinato e in estasi al cospetto di tale bellezza. Dopo pochi istanti, nel visitatore scatta un processo visivo, una ricerca. L'obiettivo è ritornare a una dimensione spaziale più umana, più "a misura d'uomo".
Questo concetto, già utilizzato da Filippo Brunelleschi nella realizzazione delle proprie opere (quasi esclusivamente a Firenze), è stato il tema principale del nuovo lavoro "ROME | HUMAN PERSPECTIVE".
Il progetto ha portato alla realizzazione di un reportage che vuole evidenziare la componente Umana all'interno della Città Eterna. Le scene sono le più disparate, talvolta mettendo in relazione la figura umana con la scena circostante. Altre volte, invece, gli occhi dei protagonisti sono il fulcro della narrazione, e attraverso questi pare di scorgere scorci di anime, di vite vissute, di storie che si intrecciano. Così come l'agglomerato di Monumenti ci fa risalire a differenti periodi storici, epoche e tradizioni culturali, cosi l'incrocio di sguardi, l'attesa in tram, una passeggiata veloce può per un momento guidarci in un'altra vita, un altro contesto sociale o semplicemente dieci metri più in là rispetto al nostro sguardo.
La fotografia arresta il momento, ma inconsciamente stabilisce un punto dal quale lo spettatore più far iniziare una nuovo viaggio. Immediatamente il bambino in metro può arrivare a destinazione e incontrare i suoi genitori, i venditori ambulanti annoiati possono trovare un nuovo cliente con cui contrattare, i due ragazzi a passeggio sul Lungotevere possono dichiararsi finalmente il loro amore, e così via.
Ecco che, da una riproduzione "fedele" della realtà nascono infinite e soggettive sfaccettature dando vita alle fantasie più intime di ognuno di noi.